Staff Studio Lo Bianco: Renato Cesar Freire Aguiar

Il secondo focus sul nostro Staff è dedicato all'Osteopata Renato Cesar Freire Aguiar. 

Una intervista a lui dedicata per presentarci il suo ruolo e fornirci importanti pillole. 

OSTEOPATA | "Come Osteopata il mio ruolo all'interno dello Studio Lo Bianco consiste nel valutare ed eventualmente normalizzare le disfunzioni osteopatiche presenti nel sistema posturale del paziente. Tali disfunzioni possono presentarsi all'interno di uno o più sistemi presenti nell'organismo (sistema muscolo-scheletrico, sistema viscerale, sistema fasciale, sistema cranio-sacrale, sistema stomatognatico) ed è importante però considerare che il corpo risponde alla disfunzione sempre attraverso l'adattamento di TUTTI i sistemi. La formazione che ho seguito ha consentito di sviluppare la capacità di riconoscere le disfunzioni presenti nel corpo del paziente e attraverso varie tecniche ed approcci risolvere tali squilibri portando il paziente ad avere una nuova stabilità posturale con significativa riduzione della sintomatologia."

LEGAME OSTEOPATA E STUDIO DENTISTICO | "La figura dell’osteopata sta diventando sempre più diffusa e fondamentale all’interno di uno studio dentistico. Nella pratica ciò che risulta sempre più evidente è che una buona salute orale e una stabilità occlusale permette al corpo di esprimere al meglio la sua potenzialità sia in termini di prestazione nelle attività di vita quotidiana e/o sportive sia in termini di guarigione durante un percorso di trattamenti osteopatici. Nel contempo un buon equilibrio dei vari sistemi che compongono l’organismo e nello specifico un riequilibrio della postura attraverso l’intervento di un osteopata consente al professionista che si occupa di salute orale e occlusale di velocizzare e stabilizzare il lavoro svolto. Ciò permette ad entrambi di ridurre le recidive e di dare un contributo importante al ripristino dello stato di salute generale del paziente.In sintesi ogni disfunzione su qualsiasi sistema del corpo ha un’influenza sulla funzionalità del sistema stomatognatico e ogni disfunzione sul sistema stomatognatico ha un’influenza sulla risposta posturale del paziente."        

PROBLEMATICHE FREQUENTI | "Le principali sintomatologie che di solito mi trovo ad esaminare sono i dolori muscolo-scheletrici di varie entità e localizzazione, alterazioni posturali evidenti quali piede piatto funzionale, ginocchia vare/valghe, atteggiamenti scoliotici, dolori articolari, rigidità cervicali spesso di origine traumatica sottovalutate (vedi colpi di frusta, cadute con trauma cranico e/o sacro-coccigeo) e sempre più spesso cefalee ed emicranie di varie entità e origine, insieme a problematiche un po’ più complesse come vertigini e acufeni. Oltre ovviamente, trovandomi in uno studio dentistico, tutte le problematiche legate alla masticazione, deglutizione e disfunzioni dell’ATM."

ASCOLTO DEL PAZIENTE | "L’ascolto per me è la rivoluzione della medicina manuale. Tutti i test che esistono, sia clinici che osteopatici, sono fondamentali per riuscire a selezionare e raccogliere informazioni riguardo allo stato di salute del paziente e a farsi un'idea della disfunzione che mette in difficoltà il sistema corpo. Ma l’ascolto, prima attraverso un’anamnesi approfondita ma mirata, poi attraverso il percorso narrativo individuale e del tutto soggettivo del paziente per arrivare poi alla fase più clinica che inizia con l’osservazione del corpo del paziente, prima in stazione eretta ossia soggetto alla forza di gravità e poi supino ossia sul lettino e quindi senza l’obbligo da parte del corpo di sostenere la persona nello spazio. Già questo breve passaggio fa emergere una quantità di informazioni che iniziano a tracciare la storia del perché il paziente è arrivato da me oggi, con quello specifico sintomo e con la necessità che qualcuno lo aiuti. Infine inizia la mia personale indagine, attraverso l’Ascolto Osteopatico svolto con uno degli strumenti più sensibili che esistono in natura ossia la mano e i suoi recettori e terminazioni nervose in grado di rilevare tensione, movimento, vibrazione, temperatura e qualità tessutale.Tale valutazione consiste nell’ascolto dei tessuti e strutture, delle tensioni fasciali e nella individualizzazione delle catene lesionali che si sono organizzate all’interno dell’organismo del paziente. A quel punto iniziano le domande mirate ai traumi e insulti percepiti sul corpo del paziente e rilevanti ai fine di quella che io chiamo la Storia Lesionale della persona, ossia ciò che l’ha portata ad avere quello instabile equilibrio che la farà inevitabilmente oscillare tra periodi di accettabile benessere e periodi di riacutizzazione sintomatica (difficoltà compensatoria da parte del corpo) o comparsa di nuovi dolori (nuova alterazione posturale peggiorativa).Questo sarà per me, ma soprattutto per il paziente, una presa di coscienza di come la sovrapposizione delle lesioni, distribuite e sommate nel tempo hanno portato la persona ad avere esattamente quei sintomi, quella postura, e cosa importantissima, da dove iniziare per riportare la persona sulla strada del riequilibrio, della scomparsa dei sintomi e soprattutto del ripristino del miglior stato omeostatico di base possibile cioè tornare a stare in salute."